Vita da giornalista sul campo e dietro le quinte.
Autore: Massimo Mapelli – Casa editrice: Baldini+Castoldi –
Di cosa parla il libro:
AD ALTA VOCE è il racconto di trent’anni di giornalismo vissuti in prima persona. Dalla formazione e gli esordi con l’esperienza di Rai Stereo Notte alla lunga marcia verso il praticantato e la conquista di una assunzione in pianta stabile dopo dieci anni di lavoro precario e le collaborazioni nella carta stampata e in televisione tra stampa periodica, la Rai e Tmc News. C’è il vissuto delle esperienze da inviato in Italia e all’estero anche al seguito delle missioni militari. I momenti epocali, in diretta da piazza San Pietro e in conduzione nei giorni della fine del pontificato di Giovanni Paolo II. Gli approfondimenti, dall’inchiesta al documentario e le grandi interviste. Il racconto del lavoro in Antartide e nelle regioni dell’Artico per spiegare gli effetti del riscaldamento globale e delle calamità come il terremoto dell’Aquila e il vertice del G8. La cronaca giudiziaria e il lavoro sui grandi processi dalla revisione del caso Calabresi, da cui nacque la rubrica dal carcere di Adriano Sofri, finendo al delitto di Meredith Kercher. Il rapporto, raccontato senza reticenze, con editori e direttori, da Sandro Curzi ad Antonio Lubrano. E, dopo la nascita de La7, da Nino Rizzo Nervo a Giulio Giustiniani, da Antonello Piroso fino all’era Mentana. AD ALTA VOCE è una riflessione sulla professione giornalistica, sul presente e sul futuro dell’editoria. Attraverso un racconto che si snoda in un arco di tempo in cui tutto è cambiato. Fino all’era dei social media, delle fake news e dopo l’impatto della guerra in Ucraina e della pandemia del coronavirus sulle nostre vite.
Recensione del suggeritore:
Conosco Massimo Mapelli da molti anni ma AD ALTA VOCE è stata una vera sorpresa per me. Prima della pubblicazione del libro, infatti, Massimo ci ha raccontato poche volte qualcosa del suo lavoro. Così, AD ALTA VOCE è stata l’occasione per sapere molto di più sulla professione del giornalista e di rivivere momenti salienti degli ultimi trent’anni dalla parte di chi è chiamato a raccontarli al grande pubblico, ma anche per conoscere il percorso formativo e professionale di un amico di lunga data.
Manu71
Altre recensioni sul libro AD ALTA VOCE:
“Il giornalismo altro non è che una sorta di lascito generazionale, un’esperienza fatta di scoperte e di errori, e soprattutto di lavoro, macinato per passione, per vivere, per raccontare”.
Enrico Mentana (dalla Prefazione al libro)
“In controtendenza con l’atmosfera crepuscolare che aleggia sul giornalismo sono le 500 pagine del libro di Massimo Mapelli, uno dei miei più brillanti ex alunni che, dopo una solida lunga gavetta, è ora giornalista di punta del Tg La7. Consiglio la lettura di questo libro soprattutto ai chi si avvicina al giornalismo. Il testo è scritto in maniera piacevole e senza alcun cedimento alla retorica che spesso caratterizza i libri in qualche modo autobiografici. La semplicità e la chiarezza della scrittura, virtù sempre più rare, si uniscono alla precisione nel riferire fatti e circostanze”.
Giuseppe Mazzei
Informazioni sull’autore del libro AD ALTA VOCE:
Massimo Mapelli è nato a Bari nel 1967. Giornalista professionista, lavora al Tg La7 dove ricopre l’incarico di vice-capo della redazione Cronaca e di inviato. Negli ultimi anni si è occupato di importanti inchieste giudiziarie e ha seguito grandi fatti di cronaca in Italia e all’estero. Ha maturato particolari competenze nei settori Giustizia, Sicurezza, Difesa e Geopolitica. Ha realizzato reportage, interviste e approfondimenti anche per le rubriche e gli speciali del Telegiornale di La7, di cui ha condotto l’edizione della notte e la Rassegna Stampa. Docente di giornalismo televisivo e di tecnica del linguaggio radiofonico è autore di studi e pubblicazioni di critica letteraria e sociologia delle comunicazioni di massa.
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