comandante

COMANDANTE

Autore: Sandro Veronesi, Edoardo De Angelis – Casa editrice: Bompiani

Di cosa parla il libro:

All’alba del 28 settembre 1940 alcuni uomini – che fungono da “coro narrante” di questa vicenda – imbarcano sul sommergibile Cappellini per andare alla guerra. Il loro Comandante viene considerato alla stregua di un essere mitologico: un mago, un fachiro, un ipnotizzatore … o ad ogni modo un uomo che non dorme mai. A dire il vero il Comandante potrebbe rimanere a terra, al riparo, perché un incidente lo ha condannato a vivere in un busto d’acciaio che gli toglie il fiato. E invece lui, Salvatore Todaro, è lì, pronto a guidarli al di là delle mine che rendono Gibilterra una trappola, a combattere per l’Italia nell’oceano aperto, e “quando lui è sicuro, ti senti sicuro”. Sono le voci del “coro” a raccontare la sorda monotonia delle ore in immersione e il momento cruciale in cui, lungo la linea immobile dell’orizzonte, si profila la sagoma di un mercantile a luci spente. Bisogna affondarlo, sfidare la morte propria e quella dei nemici: è allora che il Comandante prende una decisione fatale, capace di rischiarare la notte. Perché i corpi che galleggiano nel mare nero per lui non sono nemici, sono naufraghi. Raccontando uno degli episodi meno conosciuti e più luminosi dell’ultima guerra, Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi con COMANDANTE restituiscono al nostro legittimo orgoglio di marinai italiani questa figura di eroe, denunciando al tempo stesso la barbarie di ogni conflitto.

Recensione del suggeritore:

In generale sono un po’ diffidente rispetto agli autori pluripremiati (anche se cerco di mantenere una certa larghezza di vedute). Ma in questo caso il libro COMANDANTE mi è capitato tra le mani in modo un po’ fortuito, e l’ho letto volentieri perché rende doveroso omaggio ad un eroe della Marina Militare Italiana della seconda guerra mondiale. Ho apprezzato fortemente il riconoscimento positivo tributato a questa figura di militare (di marinaio!) da parte di uno scrittore appartenente ad una cultura politica non necessariamente incline ad apprezzare la categoria. Il fulcro della narrazione, che forse è un po’ appesantita da questo andamento “corale” di cui parlavo più sopra (che personalmente considero un po’ come una sorta di autocompiacimento o di espediente narrativo da parte di un autore pluripremiato) è il grande atto di generosità e di umanità compiuto da Salvatore Todaro nel salvare i naufraghi della nave mercantile belga da lui stesso affondata. Al momento in cui si svolge la vicenda il Belgio era ancora neutrale, ma in realtà l’imbarcazione stava trasportando materiale bellico per gli Inglesi (elemento che verrà svelato alla fine della vicenda). Il gesto non era conforme agli ordini ricevuti ma poco importa: Salvatore Todaro rivendica la superiorità di una civiltà millenaria, per cui i naufraghi sono sacri e vanno comunque tratti in salvo. Sandro Veronesi è fortemente impegnato nel dibattito sui migranti ed osteggia duramente la politica dei porti chiusi, per cui posso comprendere come questa vicenda abbia toccato le sue corde più profonde. Mi limito a questa considerazione per evitare di accendere un dibattito politico che può essere fatto in altri luoghi (piuttosto che su questo blog). Rimane però il fatto che il romanzo ha un grande pregio: quello di riportare alla luce un episodio forse meno conosciuto, al di fuori di un certo ambiente, di un grande marinaio e di un grande Italiano. Per chi, come me, è originario di Livorno ed è cresciuto nell’ambiente della Marina Militare, non era del tutto inusuale fino qualche anno fa trovarsi in presenza della figlia di Salvatore Todaro che fungeva da madrina a qualche manifestazione. Per concludere, sottolineo che COMANDANTE (che si legge comunque in poche ore) è la trasposizione in forma narrativa della sceneggiatura del film dello stesso titolo che dovrebbe uscire nella seconda metà di quest’anno (2023) con la regia di Edoardo De Angelis, che è coautore con Sandro Veronesi. Attendiamo quindi con curiosità di vedere il film con Pierfrancesco Favino nelle vesti (anzi nella divisa) di Salvatore Todaro.

Labronix

Altre recensioni sul libro COMANDANTE:

“La storia di quest’uomo, così come l’hanno raccontata De Angelis e Veronesi, mi ha emotivamente molto colpito e ogni pagina interroga anche su che cosa siamo diventati”.

Nello Scavo (Maremosso)

“A un certo punto, sembra proprio di stare dentro una torre di Babele. C’è chi parla sardo, chi napoletano, chi un francese un po’ biascicato. Ognuna di queste lingue è un codice tra chi si capisce, però ce n’è una che capiscono tutti, che è quella dei cannoni e della guerra. Quando si grida ‘fuoco!’ o ‘ai ripari’, si sa cosa bisogna fare, e il sommergibile diventa solo una macchina, che attacca o si inabissa. Quella del Comandante è una storia vera. Pare assurdo, perché sembra di trovarsi in Ventimila leghe sotto i mari, e invece è una cosa successa davvero”.

Alessandro Tacchino (Maremosso)

Informazioni sugli autori:

Sandro Veronesi (Firenze, 1959) è laureato in architettura. Ha vinto il premio Strega nel 2006 con il romanzo Caos calmo – tradotto in venti paesi e vincitore anche dei premi Fémina e Méditerranée – e nel 2020 con Il colibrì. Ha collaborato con numerosi quotidiani e quasi tutte le riviste letterarie.

Edoardo De Angelis (Napoli, 1978) è un regista, sceneggiatore e produttore. Nel 2018 pubblica il romanzo Il vizio della speranza, da cui trae l’omonimo film vincitore del premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma oltre che del premio per miglior regista e miglior attrice protagonista al Tokyo International Film Festival, e di un David di Donatello, due Ciak d’oro e tre Nastri d’argento.

Dove trovare online il libro COMANDANTE:

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