Autore: Claudia Dalmastri – Casa editrice: il seme bianco –

Di cosa parla il libro:

Dieci anni sono troppi per andare nel lettone e troppo pochi per capire perché, suo padre è stato chiaro: lui stabilisce le regole e ha sempre ragione. Ma una notte Fabio si sveglia all’improvviso e l’incubo del tunnel nero si materializza nel buio del lungo corridoio fino alla camera dei suoi. La porta si apre piano ed esce uno sconosciuto, è alto, biondo, e addosso ha solo un asciugamano sui fianchi, lo guarda e gli fa cenno di stare zitto. Fabio torna di corsa in camera sua, si chiude dentro, il freddo non passa sotto le coperte, qualcosa di indefinibile, oltre la paura, l’ha invaso. Da questo momento è solo, mentre i punti di riferimento si sgretolano uno a uno.

Recensione del suggeritore:

LE COSE CHE NON SI DEVONO DIRE tratta con molta delicatezza un argomento spinoso come la violenza subita dai bambini, e poi riproposta da adulti, con il conseguente impossibile approccio normale all’amore. Lo stile è scorrevole ma acuto ed immediato. Una lettura assolutamente consigliata.

Robbia58

Un passaggio che il suggeritore desidera evidenziare:

“A dieci anni non si piange, non c’è niente di cui aver paura, non si viene di notte nel lettone, e se scappa la pipi ci si alza e si va a farla in bagno”, gli disse il padre categorico, il giorno del suo decimo compleanno.

Altre recensioni sul libro LE COSE CHE NON SI DEVONO DIRE:

Dopo aver vinto il Premio letterario Racconti nella Rete 2017 con il racconto “Solo una sciarpa grigia”, esordisce con efficacia nel genere del romanzo con un’opera ambientata tra gli anni ’60 e ’80 del secolo scorso quando non c’erano ancora i cellulari e il sesso si faceva nella Cinquecento. Il protagonista della storia è Fabio. Dall’età di dieci anni si porta dietro la paura del buio a causa del comportamento dei genitori che di giorno sono una famiglia perbene mentre di notte fanno cose ambigue che non riesce a capire. Man mano che cresce si accorge della sofferenza della madre, della sua debole personalità, sopraffatta dalla perversione del padre a cui lui non vorrebbe assomigliare, ma per certi aspetti ne segue l’esempio. Così trasferisce nei suoi primi amori, l’insicurezza e la cattiveria dell’ambiente familiare dal quale non riesce ad affrancarsi. Una narrazione dal ritmo serrato che entra diretta nei pensieri del personaggio, un districarsi del lettore verso l’epilogo, scoprendo la linea sottile che dal conformismo può condurre al dramma. Una prova convincente dell’autrice dalla quale ci aspettiamo altre belle storie!

Fabrizio Nelli

Informazioni sull’autore:

Claudia Dalmastri (1962) ricercatrice microbiologa con la passione per la scrittura, è alla ricerca anche di nuove forme di espressione come veicolo di emozioni, con uno sguardo scientifico. Ha pubblicato numerosi racconti su riviste e antologie e tre libri: Avanzi c’è pasta e… altro ancora! La cucina ai tempi della crisi, Edizioni Progetto Cultura, ricette familiari, facili e veloci contro gli sprechi alimentari (2015); il romanzo LE COSE CHE NON SI DEVONO DIRE , Disreality. Alle sue opere sono stati assegnati diversi Premi letterari.

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